A Day at POSETS (3369 mt.) ___/\/\___/\__ lateral point of view (by Roberto)
Prima di partire per i Pirenei, ci siamo divertiti a Barcellona...
Il giorno prima della scalata, rifornimento di liquidi e riposo fisico nella stupenda Benasque.
Shopping, acquisti dell'ultima ora, birra (con limone) e qualche foto.
Inizia l'avventura alle 6 di mattina; Il colpo d'occhio è stupendo. Aria che riempie i polmoni.
La città ed il caos sono lontani da qui. Tra prati verdi e pietre comincia a sorgere il sole.
La crema protettiva è di rigore!
C'è anche chi, dopo le prime ore di cammino, comincia a sentire il bisogno di una pisciatina...
Tutto è meraviglioso. Abbiamo già fatto tappa al rifugio "Angel Orus".
Il cammino comincia a farsi impegnativo...
Cominciano le avversità, le pietre, i dislivelli e le prime domande del tipo "che ci faccio qui?" sono molto frequenti...
La natura si dimostra nella sua totalità. Ogni passo, ogni rumore, ogni respiro...sono momenti intimi che mi rendono felice.
Si continua a salire...
Arriva la zona glaciale. Sono felice perchè ho la sensazione di essere sul "mio terreno". E' un bel divertimento!
C'è anche modo di guardarsi alle spalle...di fotografare con la mente il percorso fatto... di respirare il bianco della neve...
Intorno a noi lo spettacolo è imperioso. Spesso mi fermo a guardare... ...spesso mi fermo per riposare...spesso mi fermo...
C'è da divertirsi e c'è anche da stringere i denti... ...bisogna soffrire, ma ne vale la pena...
Ci sono i momenti di riposo, i cambi di maglietta (sudata...), un sorso d'acqua, una frutta e qualche foto.
Qui ci sono i miei amici di viaggio con la mitologica guida Manolo (primo da sinistra). I volti parlano da soli.
A queste altezze sembra di essere privilegiati; il tutto si colora ed anche un rutto sembra diverso dal solito!
Immagini bucoliche e salite continue improvvisamente diventano una cosa sola. Non ci si può fermare ad ogni memonto...
La mente sembra voler fotografare tutto, il corpo vorrebbe fare un riposino... ...la natura sembra amica e nemica...
Le immagini scorrono lente, il nostro passo si fa lento, la vita sembra essere più lenta...sembra tutto più lento.
Da queste parti i pensieri scorrono veloci, il sudore scorre tra la pelle e sotto la pelle scorre veloce il sangue caldo.
Ho pensato molto, ho lottato con le paure, ho vinto le mie battaglie ed ho sofferto le mie sconfitte...
Immagini di ruscelli, acqua pura da bere, animali selvatici, domande e risposte...
Siamo in vetta! Finalmente i 3369 metri...
La sensazione è semplicemente una: dominare.
Dopo queste battaglie vinte capisci perchè l'uomo nasconde in se la voglia di dominare...
Essere in alto, vedere tutto dall'alto in basso... ...sapere di essere arrivati in una posizione privilegiata.
C'è felicità, c'è gioia. C'è anche la voglia di essere protagonista. Non si vede l'ora di raccontare l'impresa.
Gli occhi sono macchina fotografica e la macchina fotografica è il braccio degli occhi.
Volevo pisciare dall'alto dei 3369 metri. Volevo gridare "vaffanculo" a tutta la valle. Volevo...
In vetta a far da modelli. Belli impettiti a farci le foto che faremo vedere agli amici.
C'è anche il tempo per riposare e per mangiare qualcosina...di utile per la discesa.
L'amico "chico flipado" che dorme a quota 3369 metri è l'emblema della nostra impresa.
Sembra esserci la voglia di riposare davvero. Mi sa che le nostre menti sono colme di emozioni.
Dopo un panino con salame e qualche frutta, il sonno del "chico flipado" ci fa capire qualcosa che...
...non abbiamo capito!
Se vogliamo ritornare a noi, basta spostare l'obiettivo sul "chico perpendicular"...
La discesa. Sembra non finire mai...
Tutto sembra essere vissuto con più spensieratezza. Non si vede l'ora di arrivare a casa.
La discesa è una processione accellerata dove tutto mi appare ancora più sovrastante.
Tutto quello che durante la salita era alle nostre spalle adesso ci sorride e sembra dirci "addio!".
Riflessione. Un momento di pura riflessione.
Il pomeriggio avvolge il nostro viaggio ed i colori sfumati sembrano darci nuova energia.
Qualche foto ricordo e qualche chiacchiera di troppo...si comincia a respirare aria di relax.
Le immagini continuano a parlare da sole...
E' finita.
La serata mostra le ferite del viaggio. La gente ha sonno, siamo tutti stanchi.
C'è stanchezza, ma è un bordello di ricordi e di gioia. La cena è un momento per continuare il viaggio.
Nel momento in cui ricomincia un nuovo giorno...inizia una nuova avventura!
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